ancora
Dopo la voce, troviamo la definizione, divisa in 4 parti, si comincia con la divisione in sillabe:
ancora [àn-co-ra]
ancora [an-cò-ra]
La divisione in sillabe ci dà anche l'accento tonico. In questo caso vediamo che ci sono due parole che si scrivono nello stesso modo, ma si pronunciano in modo differente.
La seconda parte della definizione ci dice a quale categoria grammaticale appartiene la parola:
ancora [àn-co-ra] s. f.ancora [an-cò-ra] avv.
Nel primo caso, ancora è un s. f. = sostantivo femminile, cioè è un nome, indicherà quindi una persona, un animale o una cosa.
Nel secondo, è un avv. = avverbio. E' un avverbio di tempo e ci dice quando succede una cosa.
La terza parte è la più importante, la ragione per cui abbiamo cercato la parola sul dizionario, cerca infatti di spiegarci il significato della parola:
ancora [àn-co-ra] s. f. Pesante asta di ferro munita di due o più bracci ricurvi che servono a far presa sul fondo in modo da tener ferma l'imbarcazione a cui essa è collegata mediante una catena.
ancora [an-cò-ra] avv. 1 Indica la continuità di un'azione o di una condizione nel presente, nel passato e nel futuro.
La prima parola è dunque una cosa che utilizzano le barche e le navi, questa:
La seconda serve invece a spiegare che un'azione dura, durava o durerà nel tempo.
Le spiegazioni del significato non sono facilissime da capire, ma diventano più intuibili, se si leggono bene gli esempi d'uso:
ancora [àn-co-ra] s. f. Pesante asta di ferro munita di due o più bracci ricurvi che servono a far presa sul fondo in modo da tener ferma l'imbarcazione a cui essa è collegata mediante una catena: il marinaio gettò l'ancora.
ancora [an-cò-ra] avv. 1 Indica la continuità di un'azione o di una condizione nel presente, nel passato e nel futuro: sono ancora malato; visse ancora a lungo; parlerà ancora per molto.
La prima parola ha un esempio solo. In mare aperto, se si vuol fermare un'imbarcazione e impedire che la corrente la trascini, bisogna gettare l'ancora.
La seconda ne ha tre, uno per il presente, l'altro per il passato, l'ultimo per il futuro:
- la mia malattia continua [presente]:
- la sua vita continuò [passato] a lungo;
- il suo discorso continuerà [futuro] per molto.
Certe volte, oltre a un primo significato, ce ne sono altri:
ancora [àn-co-ra] s. f. Pesante asta di ferro munita di due o più bracci ricurvi che servono a far presa sul fondo in modo da tener ferma l'imbarcazione a cui essa è collegata mediante una catena: il marinaio gettò l'ancora ♧ Ancora di salvezza = la persona o la cosa che è l'unica via di salvezza.
In questo caso c'è un modo di dire (indicato dal simbolo ♧): si dice ancora di salvezza (e le barche non centrano) quando qualcosa o qualcuno salvano da una brutta situazione:
- Ancora una volta, Buffon è stato, con la sua strepitosa parata,l'ancora di salvezza della nazionale.
- Stava diluviando, ma per fortuna passò un autobus che fu la mia ancora di salvezza.
ancora [an-cò-ra] avv. 1 Indica la continuità di un'azione o di una condizione nel presente, nel passato e nel futuro: sono ancora malato; visse ancora a lungo; parlerà ancora per molto 2 Fino ad ora; per ora: ancora non si è visto, non è ancora pronto 3 Fino allora: non conoscevo ancora quella città ♢ A quel tempo: ancora credevo alle favole 4 Nuovamente; un'altra volta: devo ancora spiegartelo? ♢ In aggiunta; di più: vuoi ancora pane? rimani ancora un po' 5 Anche, persino: è ancora più bello di quanto immaginavo.
L'avverbio ha molte sfumature di significato:
ancora non si è visto | fino ad ora non si è visto |
non è ancora pronto | per ora non è pronto |
non conoscevo ancora quella città | fino a quel momento non conoscevo quella città |
ancora credevo alle favole | a quel tempo credevo alle favole |
devo ancora spiegartelo? | devo spiegartelo di nuovo? |
vuoi ancora pane? | vuoi dell'altro pane? |
rimani ancora un po' | rimani un po' di più |
è ancora più bello di quanto immaginavo | è persino più bello di quel che immaginavo |
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